Uno sportello per segnalare abusi sessuali e violenze in ambito ecclesiale a Trento
Condividiamo il comunicato stampa della diocesi di Trento:
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DIOCESI DI TRENTO
Servizio Comunicazione
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Comunicato stampa n° 21/19 Trento, 2 aprile 2019
Tutela minori, la Chiesa di Trento attiva un Servizio diocesano con
un’attenzione particolare alla prevenzione e uno sportello
per segnalare abusi sessuali e violenze in ambito ecclesiale
A Trento nasce il Servizio diocesano per la tutela dei minori. Con un duplice obiettivo:
- promuovere nella Diocesi di Trento misure adeguate di prevenzione in relazione ad abusi sessuali e violenze;
- accogliere segnalazioni di casi verificatisi nell’ambito della Chiesa trentina e all’interno di associazioni e gruppi ecclesiali, impegnati per e con i minori, con un’attenzione particolare anche agli adulti vulnerabili.
Operativo da oggi, martedì 2 aprile, il Servizio è stato presentato dall’arcivescovo Lauro e dai diretti responsabili nel corso di una conferenza stampa, tenutasi questa mattina al Polo culturale diocesano Vigilianum.
L’iniziativa diocesana ha preso le mosse, per volontà dell’arcivescovo Lauro Tisi, nella primavera del 2018, con la costituzione di un apposito Tavolo di lavoro, al fine di dar vita a un Servizio diocesano per la tutela dei minori, in linea con l’orientamento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e avvalendosi dell’esperienza della Diocesi di Bolzano Bressanone, apripista a livello nazionale.
L’Arcivescovo ha nominato Referenti del Servizio don Stefano Zeni, Pro-Direttore dell’ISSR “Romano Guardini” (Istituto Superiore di Scienze Religiose) e don Tiziano Telch, rettore del Seminario diocesano.
Compito fondamentale del Servizio diocesano per la tutela dei minori sarà l’impegno a favorire la prevenzione attraverso interventi informativi e di sensibilizzazione sul tema, in tutti gli ambiti della realtà diocesana, sostenendo i gruppi parrocchiali ed ecclesiali nella stesura e nell’applicazione di linee guida sulla prevenzione e sugli interventi per la tutela dei minori e dei soggetti vulnerabili. Il Servizio diocesano potrà attivare collaborazioni con le realtà pubbliche e del privato-sociale, per favorire una cultura diffusa della prevenzione che ponga la massima attenzione ai minori e al loro benessere.
All’interno del Servizio opera uno Sportello di ascolto, con il compito di accogliere segnalazioni di eventuali abusi o sospetti di abusi, relativi al solo contesto ecclesiale, anche se lontani nel tempo. Monsignor Tisi ha nominato Responsabile dello Sportello la dott.ssa Barbara Facinelli, psicologa, che da anni lavora come educatrice in servizi socio-educativi.
Lo Sportello risponde al numero telefonico 345/0567013 e all’indirizzo mail
Lo Sportello, con piena disponibilità all’ascolto e alla riservatezza, verifica la verosimiglianza delle segnalazioni e offre indicazioni e consulenza alle persone coinvolte direttamente o indirettamente nelle situazioni segnalate, con suggerimenti per un supporto psicologico, legale, spirituale.
Lo Sportello informerà della possibilità di segnalare i fatti alle competenti autorità dello Stato.
Le segnalazioni, se relative al clero e se non manifestamente infondate, vengono prese in carico dall’Ordinario diocesano, che attiva quanto previsto dall’Ordinamento canonico.
Parte sostanziale del Servizio diocesano per la tutela dei minori è rappresentata dal Tavolo degli esperti, pure di nomina vescovile, costituito da tredici membri, scelti tra professionisti di ambito psicologico, pedagogico, legale, sanitario e pastorale, in parte già coinvolti nella fase di progettazione del Servizio.
I Referenti del Servizio sono nominati per 2 anni; Responsabile dello Sportello e Tavolo degli esperti rimangono in carica 5 anni. Del Tavolo, oltre ai Referenti del Servizio don Stefano Zeni e don Tiziano Telch e alla Responsabile dello Sportello Barbara Facinelli, fanno parte: Daniela Pisoni, psicoterapeuta; Manuela Evangelisti, tecnico riabilitazione psichiatrica; Loredana Lazzeri, pedagogista; Irene Perenzoni, avvocato; suor Chiara Curzel, teologa; don Davide Facchin, psicologo; Bruno Daves, rettore Collegio Arcivescovile; Roberto Giuliani, referente diocesano IRC; Daniela Longo, avvocato; Franca Gamberoni, mediatrice familiare.
Il Servizio mantiene contatti stabili con altre Diocesi e con il Servizio per la tutela dei minori della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
“La Diocesi di Trento – ha sottolineato l’arcivescovo Lauro in conferenza stampa - compie un passo convinto verso un maggiore impegno nella tutela dei minori, ponendo al centro il loro benessere per quanto attiene ogni attività in ambito ecclesiale. Riconosciamo che su questo terreno la Chiesa è stata storicamente in difetto. Il desiderio è quello di fare la propria parte in assoluta trasparenza. Al contempo, vorremmo richiamare tutti, a cominciare dalle altre istituzioni, a un’assunzione di responsabilità per fare di più e meglio per la tutela dei minori o degli adulti vulnerabili. Questa iniziativa ha anche lo scopo di salvaguardare il lavoro encomiabile e generoso di quanti nei nostri ambienti si spendono nell’educazione dei minori”.