È il titolo del libro di Danielle Scherer, che da bambina è stata abusata ripetutamente dal suo parroco e la cui storia è passata spesso sotto silenzio.

Il libro offre spunti di riflessione – possiamo dire universale – in ogni momento della narrazione: dalla fede di Danielle e dal suo rapporto con il crocifisso Gesù con cui da bambina amava passare intere giornate, fino alla vita quotidiana, la famiglia, la scuola, la parrocchia, il lavoro.

È una storia triste, forte, che aiuta il lettore – anche occasionale – a costruirsi una coscienza e una sensibilità spiccate rispetto alla piaga degli abusi sessuali perpetrati sui bambini. Grazie al coraggio di raccontarsi in prima persona con un linguaggio e uno stile semplici, Danielle Scherer permette anche a chi non conosce il fenomeno – non avendolo studiato o vissuto direttamente – di avvicinarsi ad esso spingendo a riflettere e approfondire.

Non solo: l’autrice condivide la sua storia facendo un appello a tutte le vittime di abusi sessuali spingendole a trovare la forza di uscire dalla “notte oscura” perché il “male non [abbia] più voce in capitolo”.

Essa sogna che ciascuno abbia la possibilità di acquisire la certezza di essere ascoltato e capito con amore, con la consapevolezza di essere un soggetto e non un oggetto.

"Ogni giorno può offrirci la possibilità di una nuova rinascita"

 

Angela Rinaldi

CCP Research Assistant