Giornata nazionale dei bambini vittime della violenza
Di seguito uno stralcio del messaggio di Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica italiana – in occasione della Giornata Nazionale dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia (3 maggio 2015):
“La difesa dei minori rappresenta uno dei principali termometri del livello di civiltà e delle conquiste sociali conseguite da un Paese. Il fermo contrasto a tutte le forme di violenza e abuso nei confronti dei bambini va condotto anzitutto dalla magistratura e dalle Forze dell’Ordine con severi mezzi di repressione. Ma non basta: vanno mobilitati la società civile, il mondo della scuola e quello dei media. E’ necessario uno straordinario impegno culturale per contrastare fenomeni di omertà, di passiva accettazione, di indifferenza”.
Come può verificarsi questo impegno culturale? Di certo con il lavoro della società civile negli spazi votati all’educazione delle future generazioni, tali come la famiglia, la scuola e i media, nonché in contesti associativi di tipo culturale o religioso che i minori frequentano ogni giorno. In essi è possibile, a mio avviso, insistere sulla gravità del fenomeno vista la già alta sensibilità dell’opinione pubblica.
In pratica? È necessario ripartire dall’educazione delle famiglie – nella figura dei genitori: formarli al tema, informandoli su tutti i fattori di rischio possibili e rispetto alla consapevolezza dell’importanza del proprio rapporto con i figli, anche in funzione di un dialogo reciproco più proficuo.
In secondo luogo bisogna investire sulle comunità: per questo è basilare una maggiore consapevolezza delle istituzioni e le associazioni che operano nel locale, affinché spendano risorse in progetti di sensibilizzazione o campagne di formazione che riguardano queste tematiche.
È compito di tutti – nell’individualità e nella socialità - accettare questa sfida che oggi il nostro mondo ci lancia …
Angela Rinaldi
CCP Research Assistant